La Tachicardia Ventricolare

Cos'è

La tachicardia ventricolare (TV) è un’aritmia caratterizzata da una serie di battiti cardiaci accelerati che hanno origine nei ventricoli. In genere si parla di tachicardia ventricolare quando siamo in presenza di almeno 4 battiti ventricolari consecutivi, se la tachicardia supera i 30 secondi si definisce “sostenuta”. Le tachicardie ventricolari indicano quasi sempre una malattia cardiaca sottostante e spesso possono essere pericolose per il paziente

Quali sono le cause

Diverse sono le cause di tachicardia ventricolare. Come già accennato, quasi sempre indicano una malattia cardiaca sottostante, tra cui:

  • Cardiopatia ischemia ed infarto del miocardio (la causa più frequente)
  • Cardiomiopatie e valvulopatie (malattia del muscolo cardiaco e delle valvole cardiache)
  • Insufficienza cardiaca
  • Esiti di Cardiochirurgia
  • Farmaci anti-aritmici
  • Modifiche nella chimica del sangue (ad esempio un basso livello di potassio, alterazioni del pH o dell’ossigenazione del sangue.);
Quali sono i sintomi

Se la frequenza cardiaca durante un episodio di tachicardia ventricolare è molto veloce o se la stessa tachicardia dura più di pochi secondi, ci possono essere sintomi come:

  • Fastidio al petto (angina);
  • Svenimento (sincope);
  • Sensazione di vuoto o capogiri;
  • Sensazione di sentire il battito cardiaco (palpitazioni);
  • Mancanza di respiro.

I sintomi possono avviarsi e interrompersi improvvisamente. In alcuni casi, non ci sono sintomi.

Come si fa la diagnosi

Una tachicardia ventricolare in corso è molto semplice da diagnosticare dati alcuni segni caratteristici che comprendono: perdita di coscienza, mancaza di un polso valido o presenza di un polso molto rapido).  Le tachicardie pregresse, invece, possono essere diagnosticate dalla storia clinica del paziente ed attraverso una serie di indagini:

  •  Elettrocardiogramma basale (alcune alterazioni possono aumentare la probabilità di TV)
  •  Ecocardiogramma (nelle tachicardie ventricolari questo esame è raramente normale)
  •  Holter ECG delle 24 h (può documentare le tachicardie)
  •  Loop Recorder (può registrare le tachicardie per alcuni mesi)
  •  Studio Elettrofisiologico (è in grado di documentare ed indurre le tachicardie quando non ci sono cause evidenti di tachicardia)

 

Tachicardia ventricolare monomorfa all'ECG basale

Come si cura

Il trattamento dipende dai sintomi e dal tipo di disturbi cardiaci. Alcune persone possono non avere bisogno di alcun trattamento. Se la tachicardia ventricolare diventa una situazione di emergenza, può richiedere:

  • Massaggio cardiaco;
  • Defibrillazione o cardioversione elettrica (shock elettrico);
  • Farmaci anti-aritmici (quali lidocaina, procainamide, sotalolo o amiodarone) somministrati in vena.

Il trattamento a lungo termine può richiedere l’uso orale di farmaci antiaritmici (come la procainamide, amiodarone o sotalolo). Spesso, invece, curando la malattia sottostante del cuore, si eliminano le tachicardie. Alcune tachicardie ventricolari, inoltre, possono essere curate con una procedura di ablazione transcatetere con radiofrequenza.

Un trattamento utilizzato per molti malati cronici è l’impianto di un dispositivo chiamato defibrillatore cardioverter impiantabile (ICD) (vedi apposita sezione).

Defibrillatore automatico impiantabile

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